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C’era una volta il vin brulé di Natale

martedì, 22 Novembre 2022 / Published in Non categorizzato

Con il suo profumo speziato che si diffonde tra le bancarelle dei mercatini di Natale, il vin brulé ci immerge nell’atmosfera delle festività. Un tuffo nella storia e nei segreti di questa bevanda così singolare alle spezie.

Una tradizione vecchia di 2000 anni

Vino, miele, datteri e spezie… Questo tipo di miscela ti fa pensare a qualcosa? Ebbene sì, il “vin brulé” – bollito all’epoca – non è una novità! I Romani lo chiamano “conditum paradoxum”.

Poi bisogna aspettare il Medioevo per vedere riapparire l’idea, in una forma molto simile a quella che conosciamo oggi. Il miele lascia spazio allo zucchero. Quanto alle spezie, vengono portate da lontane esplorazioni. Chiodi di garofano, cannella, poi cardamomo e zenzero fanno il loro ingresso nella composizione della bevanda. Una bevanda considerata soprattutto un medicinale. Ricca di vitamine, acidi organici, sali minerali e lieviti, presenta infatti proprietà interessanti per la salute e aiuta a rafforzare le difese immunitarie.

Progressivamente diventa persino una bevanda di moda in Europa, soprattutto alla corte dei re scandinavi. In Svezia, ad esempio, con il re Gustavo I. Poi, a partire dal 1600, arriva la democratizzazione! Il Glögg (vino caldo) viene adottato poco a poco dalla popolazione, fino a diventare un must delle festività natalizie all’inizio del XX secolo. In Scandinavia, ma anche in Francia, dove i mercatini di Natale ne sono pieni.

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La ricetta per un buon vin brulé

Vino, arance, zucchero di canna, spezie… la ricetta è cambiata poco dal Medioevo. Ma attenzione alla cottura: a differenza di quanto facevano i Romani, il vin brulé non deve mai bollire, altrimenti diventa amaro!

La scelta migliore: un vino rotondo e fruttato, come un Merlot o un Gamay. I vini tannici infatti si abbinano meno bene agli altri ingredienti.

Ma come per ogni tradizione, ogni regione apporta la sua specificità: un vino bianco anziché rosso – come il Riesling o il Pinot – in Alsazia, mele e agrumi in Bulgaria, o anche un tocco di alcol forte – vodka, aquavit o brandy – in Svezia. Senza dimenticare ovviamente la versione per bambini del “vin brulé”, che unisce uva e zucchero di canna.

Un’idea regalo

Vorresti infondere un piccolo anticipo di festa nella tua bottega? Suggerisci allora l’idea del vin brulé ai tuoi clienti! Organizza ad esempio una degustazione e invitali a preparare la propria bevanda per stupire i loro ospiti durante le feste. Un bel cesto ben decorato, contenente la ricetta e tutti gli ingredienti necessari, può aiutarli in questo o fare da bel regalo per la famiglia o gli amici…

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